Ludovica Cipolla
Италия
F
RATELLI
D’
ITALIA.
I
L CANTO DEGLI ITALIANI
“ Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò!’’
Fratelli d’Italia o Canto degli Italiani venne scritto da Goffredo Mameli e
adattato sulle note di Michele Novaro nell’ 1847. Questo brano venne scritto
durante il Rinascimento Italiano, uno dei periodi più inquieti nella storia. Un
periodo ideologicamente e culturalmente scosso dagli impetuosi moti di
patriottismo.
I patrioti italiani del Risorgimento agognavano l’dea di un’ Italia unita come
stato-nazione. Indubbiamente l’ Italia era stata unita in uno stato ricordando
l’Impero Romano ma dopo di allora, per tutto il Medioevo e l’età moderna, l’Italia
era stata divisa, e spesso subordinata alla possenza politica di altri paesi, in
particolare dal ‘500.
Se l’Italia non aveva conosciuto un’unità politica, sotto un punto di vista
culturale, l’ Italia aveva un’identità forte e riconosciuta in tutta Europa . Era stata
una comunità culturale, religiosa e linguistica. Nel corso dei secoli personalità
come Dante, Machiavelli, Guicciardini e Petrarca avevano costruito l’integrità
culturale dell’Italia. Nel ‘700, con il diffondersi anche in Italia dell’Illuminismo,
l’idea di diventare un’unica Nazione si era tramutata in una concreta aspirazione
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politica al rinnovamento; ecco perché il nome di “Rinascimento’’ l’Italia puntava a
Rinascere come un unico Stato politico e come un unico paese unito.
Per attuare questo progetto di unità nazionale, i patrioti italiani decisero di
agire tramite atti di insubordinazione e per coordinare queste insurrezioni venne
istituito nelle Legazioni un Governo delle province unite, con sede a Bologna. Nei
progetti era prevista anche una marcia verso Roma di un manipolo di volontari.
Sfortunatamente questi moti risorgimentali del ‘30 e del ‘31 saranno un
fallimento. I moti finiranno con l’intervento degli Austriaci, che a marzo
sconfissero gli insorti a Rimini. Non tarderà la repressione da parte del nuovo papa
Gregorio XVI il quale decise di far processare gli insorti e condannarli a pene
durissime se non alla morte. Nel ’33 i patrioti non si fermarono e tentarono ancora
di ribellarsi, fu proprio in questo anno che emersero le figure che portarono ad una
svolta l’impresa dell’ unità d’Italia :Mazzini e Garibaldi.
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